SCADA
Nell’ambito dei controlli automatici, l’acronimo SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition) indica un sistema informatico distribuito per il monitoraggio e la supervisione di sistemi fisici. Ogni sistema SCADA, nella sua generalità, si inserisce all’interno di un’architettura che prevede:
- Uno o più computer interconnessi fra loro ai quali sono affidate le funzioni di supervisione e, in particolare, di interfaccia uomo-macchina, in appoggio ai pannelli operatori in campo.
- Una serie di unità periferiche (RTU, Moduli di i/u o PLC) che si interfacciano direttamente con il processo (macchinari, impianto, etc.) tramite sensori e attuatori.
- Una rete di comunicazione, caratterizzata da una molteplicità di mezzi trasmissivi e di protocolli di comunicazione, in grado di assicurare il corretto scambio di informazioni fra computer di supervisione e unità periferiche (pannello operatore).
Per software SCADA si intende un ambiente di sviluppo che permette di realizzare applicazioni di supervisione SCADA HMI. Esistono diversi software SCADA, proposti da svariati produttori, con differenze anche significative di prezzo e di prestazioni. La scelta di quale software utilizzare dipende da svariati fattori, oltre che dalle preferenze personali, ma in generale è condizionata dalla complessità dell’applicazione da sviluppare, dalle prestazioni richieste, da eventuali vincoli imposti dal cliente e dal budget a disposizione.
Bisogna anche tener conto del tempo di apprendimento, che è tanto più lungo, quanto più complesso è il software SCADA. In generale possiamo dire che l’utilizzo di software SCADA complessi si giustifica quando si ha a che fare con impianti di grandi dimensioni e di costo talmente elevato da rendere quasi ininfluenti il costo delle eventuali (dipende da quale SCADA si sceglie) licenze e i tempi di sviluppo; in caso di impianti di piccole o medie dimensioni e di costo non particolarmente elevato, conviene orientarsi verso software SCADA di costo più basso e che richiedono tempi di apprendimento inferiori, oppure ancora più consigliati pannelli operatori più o meno evoluti.
Tutti i software SCADA, indipendentemente dalla complessità, presentano però delle caratteristiche comuni che coprono i seguenti aspetti:
- Comunicazione: tool di sviluppo e libreria di driver per comunicare con dispositivi elettronici (PLC, regolatori, multimetri, etc.) prodotti dai vari costruttori che operano nel mercato dell’automazione industriale. Consente di definire le variabili da scambiare con i dispositivi e include i più diffusi protocolli di comunicazione quali OPC, Siemens, Omron, Allen Bradley, Modbus RTU, Modbus TCP, KNX, Bacnet, etc.
- Interfaccia uomo/macchina (HMI): tool di sviluppo e librerie grafiche per costruire sinottici statici e animati. importante sottolineare l’importanza che riveste la grafica nello sviluppo di un’applicazione SCADA. L’interfaccia uomo-macchina (HMI) risulta tanto più efficace, quanto più riesce a fornire con immediatezza all’operatore una rappresentazione del processo, della sua evoluzione e delle eccezioni rispetto all’evoluzione attesa.
Dovendo installare lo SCADA su un pc industriale si ha la possibilità di aprire pdf, visualizzare immagini, utilizzare database, collegarsi da remoto e visualizzare telecamere
I benefici che le applicazioni SCADA portano sono diversi, ma dovendo evidenziarne uno in particolare, si può dire che sostituiscono l’uomo nello svolgimento di molte mansioni ripetitive e noiose, con conseguente aumento della produttività, gestione migliore e più rapida degli allarmi e drastica riduzione del rischio di situazioni potenzialmente pericolose per l’ambiente.
INDUSTRY 4.0
Con l’espressione “Industry 4.0” si indica una tendenza dell’automazione industriale che integra le nuove tecnologie per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità di produzione degli impianti.
L’industria 4.0 nasce durante la quarta rivoluzione industriale e questo processo sta portando ad una produzione totalmente industriale automatizzata e interconnessa. Le nuove tecnologie stanno infatti avendo un impatto profondo nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo
– L’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, la centralizzazione delle informazioni e la loro conversazione.
– La capacità di analytics: raccolta dati ed analisi del loro valore
– L’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata
– Il settore che si occupa del passaggio dal digitale al “reale” e che comprende la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine e le nuove tecnologie per immagazzinare e utilizzare l’energia in modo mirato.
I concetti di automazione industriale e di Industria 4.0 vanno di pari passo. Raggiungere il controllo robotico di un macchinario industriale sempre più autonomo, grazie ad una tecnologia sempre più avanzata e aggiornata, conduce al concetto di Industria 4.0.
La capacità dell’uomo di entrare nel mondo tecnologico ha permesso di raggiungere livelli di automazione sempre più importanti. L’automazione applicata nella fabbrica o nell’industria ha consentito un sensibile miglioramento della catena produttiva e di ogni singolo macchinario.
Migliorare e ottimizzare l’automazione industriale non è però sempre semplice. Questo può dipendere dalla possibilità di investimento dell’imprenditore, dal tipo di prodotto o servizio realizzato, ma anche dalle aziende partner a cui ci si affida.
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